ECCELLENZA – L’intervista del tecnico viola Nico Mariani ai microfoni di Vela Goal

Ieri sera, lunedì 10 Ottobre, il mister viola Nico Mariani è stato ospite alla trasmissione radiofonica serale di Vela Goal (sito qui). Intervistato da Ernesto Riccioni e Diego Cartechini si è parlato dell’ultima giornata di campionato che ha visto i viola vincere contro il Porto Sant’Elpidio e della prossima partita del Montefano contro il Marina che sarà dal sapore particolare per il mister.

Ti aspettavi mister questa remuntada? E’ stata una partita pazza?

A, purtroppo non è la prima volta che ci accade. Dal momento che abbiamo fatto il 2-1 e che loro hanno sbagliato il 3-1 ho pensato che si potesse rimontare. A quel punto la partita si era riaperta e avevamo occasioni su occasioni. Abbiamo fatto il 2-2, poi dopo altre palle gol è arrivato il gran gol di Michelangelo (Monaco, ndr) che ci ha garantito 3 punti importantissimi in una partita stranissima.

Comunque è stata anche una bella partita per il pubblico senza particolari episodi controversi, no?

È stata una partita corretta, c’era tanto pubblico anche da Montefano dato che la squadra è molto seguita. Vedere vincere una partita così, quando a un certo punto eravamo praticamente morti sportivamente parlando, ha portato un bel divertimento.

Chiaramente per i tifosi di casa e per la loro squadra è stato un grande rammarico, ma devo fare i complimenti a mister Palladini perché ha fatto un ottimo lavoro con una squadra molto giovane. Alla fine vedere 5 gol in una partita di questo campionato non è una cosa che capita tutti i giorni.

Come vedi il campionato di Eccellenza?

Il campionato è molto equilibrato. Non ci saranno mai risultati scontati perché anche il Castelfidardo, che potrebbe sembrare in difficoltà, ha fatto una gran partita a Jesi con un ottimo predominio e con tante occasioni e un David (portiere del Castelfidardo, ndr) quasi inoperoso. Questo fa capire quanto il livello sia equilibrato. Ad esempio anche il Marina, che conosco molto bene, non merita questa classifica e non ha ancora raccolto quanto di buono fatto. Stesso discorso per il Porto Sant’Elpidio.

Davanti chi ha più continuità sta prendendo un pò il largo, ma è relativo. Il campionato è lunghissimo e le partite ancora tante. Chi è dietro ha tempo per rifarsi. Tutti hanno ottimi organici, ottimi allenatori e sono organizzati. Alla fine chi sbaglia meno vince le partite, ma non vedo risultati certi. Campionato apertissimo dalla prima all’ultima, secondo me.

Questo può dare più stimolo ai club stessi?

L’anno scorso è stato simile. Lo stesso Servigliano poi è venuto fuori a stagione in corso facendo grandi partite. Anche il Grottammare aveva un’ottima squadra e allenatore, poi per una serie di situazioni ed episodi si sono staccati dal gruppo della salvezza. Ma ripeto, è un campionato difficilissimo e complicato dove devi stare sempre attento. È molto livellato e credo che ancora non ci sia una “ammazza campionato” come successo con la Vigor Senigallia l’anno scorso dopo 7/8 partite.

Domenica ci sarà Montefano-Marina, quanto batterà il cuore?

Eh tanto! Sarà una settimana molto particolare. Non mi nascondo, ho pianto quando ho lasciato Marina e ho scritto una lettera perché per me è stato tutto. Era arrivato il momento di fare una scelta diversa, di cambiare e di fare qualcosa di nuovo.

Devo tutto al Marina. A partire dal Presidente Santini che mi ha dato un chance, così come allo Staff, ai custodi, magazzinieri e tutte le persone che mi hanno dato tanto. Soprattutto i ragazzi. Sarà difficile ritrovarli perché l’anno scorso erano tutti con me e i nuovi li avevo già allenati negli anni precedenti. Personalmente sarà una partita molto particolare, tanti sentimenti e tante emozioni.

Come un allenatore capisce che è il momento di cambiare squadra?

A livello personale posso dire che è stato difficile lasciare perché c’era un rapporto familiare con tutti. Con il passare del tempo arriva quel momento che devi trovare nuovi stimoli. Sia l’allenatore che la società e i giocatori stessi. Dopo una salvezza miracolosa con una squadra giovanissima e tanti problemi avuti nel corso dell’anno, avevo la sensazione che fosse arrivato il momento di chiudere quell’esperienza.

Mi rendevo conto che la cosa potesse solo peggiorare, poteva succedere qualcosa che magari potesse rovinare un rapporto meraviglioso. Poi è arrivata la chiamata del Montefano. Volevo un’altra famiglia che mi permettesse di lavorare con la massima serenità. È una società che rispecchia in pieno tutti i valori che per me sono importanti nel calcio. Per questo mi trovo bene”.

Esulterai se dovessi vincere?

Penso di no, perché non è corretto verso tutti i ragazzi che ho avuto e quello che mi hanno dato. Il rispetto è alla base di tutto. Ad esempio contro la Jesina ci ha segnato Manuel Garofoli, che è stato a Montefano una sola stagione trovando poco spazio a causa di diversi infortuni, e non ha esultato. Poteva farlo tranquillamente con un pubblico jesino meraviglioso al seguito. Questo fa capire quando una persona si è trovata bene in un ambiente. È successo lo stesso a noi con Manuel Dell’Aquila contro il Castelfidardo. Là è stato un giocatore importantissimo e non ha esultato.

Penso che il lato umano e i rapporti interpersonali sono cose che esulano da tutto il resto. È in generale giusto festeggiare perché dietro una partita c’è un grandissimo lavoro di preparazione dello staff e della squadra, di grandissimo sacrificio fisico e mentale. Esplodere in un’esultanza è la cosa più bella. Però è anche vero che l’importanza dei rapporti umani e il rispetto delle persone che ti hanno voluto bene è fondamentale”.

(Luca Baiocco, estratto dall’intervista di Vela Goal del 10/10/2022)

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Responsabile Stampa, Comunicazione e Social Media Montefano Calcio

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