ECCELLENZA – Ieri sera l’attaccante viola Manuel Dell’Aquila si è congedato dai compagni e dal calcio giocato dopo una lunghissima carriera a suon di gol
Manuel Dell’Aquila ha fatto il suo ultimo ballo, the last dance, con la maglia viola del Montefano. E’ stato bello. Anzi bellissimo che un calciatore del suo calibro abbia scelto proprio il Montefano per chiudere la sua lunga carriera. Circa 60 presenze e 18 gol in tre stagioni e mezzo con i colori montefanesi addosso. Soltanto i numeri però non possono mai racchiudere quanto il Manuel uomo abbia dato a tutto l’ambiente.
E’ tornato a Gennaio per provare a portare a compimento quello che aveva iniziato, nutrendo forse anche già il desiderio di appendere le scarpette al chiodo definitivamente. E quale destinazione se non Montefano? Se non in famiglia, come ha detto lui a dicembre. E’ tornato e lo ha fatto in punta di piedi, ma anche in maniera pesante con i suoi 4 importanti gol che coincidono con 2 doppiette consecutive. Sognava un epilogo diverso ma nella sua lettera aperta al calcio “è stato un the last dance straordinario ed era tutto quello che avevo sognato”.
Serata di lacrime, commozione ma anche tanti sorrisi quella di giovedì sera. Cena di congedo da una stagione che rimarrà, nel bene o nel male, negli annali del Montefano ma soprattutto nella memoria di Manuel Dell’Aquila. La società e i compagni di squadra gli hanno reso omaggio consegnandoli una maglia firmata e controfirmata. Ma non una maglia qualunque, era quella della sua prima stagione al Montefano. Un modo semplice per dire grazie a Manuel e augurargli il meglio. Anche lui ha voluto salutare tutti a suo modo via social nelle ore successive all’ultimo match.
“È arrivato il momento di salutarci. Sono passati 33 anni da quando ci siamo incontrati ed è stato uno degli incontri più belli della mia vita. Sono cresciuto calciando quella palla, sono partito da casa molto giovane inseguendo un sogno quello di giocare a calcio.
Ti ho dato i miei anni migliori, ti ho dato tutto quello che avevo dentro di me, ma ho anche ricevuto tanto. Lezioni di vita, amicizie fraterne e valori che porterò sempre dentro me, ma come tutte le cose belle c’è sempre un inizio ed una fine.
Voglio ringraziare tutte le società che mi hanno dato fiducia in questi miei 23 anni di prime squadre e per ultima la mia amata Montefano. La mia seconda casa. Ringrazio la mia famiglia, mia moglie e i miei figli per l’amore incondizionato e per il supporto dato nel fare quello che amavo di più.
Senza nulla togliere a tutti gli allenatori che ho avuto ma un ringraziamento speciale va Roberto Mobili e Nico Mariani, due allenatori che mi hanno fatto crescere come uomo prima che calciatore. A loro va tutta la mia riconoscenza e non.
Infine vorrei dire grazie a tutta la famiglia viola per avermi riportato a casa: tifosi, dirigenti, presidente, staff e compagni, nessuno escluso”.
Col tuo spirito ed immancabile sorriso hai lasciato qualcosa in ognuno di noi.
Semplicemente grazie bomber!
(Uff. Stampa SSD Montefano Calcio)