di Luca Baiocco
Il Montefano è atteso dalla storica trasferta di Ancona
9° giornata di Eccellenza
ANCONITANA – MONTEFANO
Correva l’anno 1972. In un piccolo borgo del maceratese nasceva la prima squadra di calcio del paese, con colore sociale viola. Dall’altra parte, nel capoluogo di regione, si giocava il campionato di Serie C. Così la prima passava attraverso i campi sterrati di Terza e Seconda Categoria per arrivare a giocare per la prima volta nel massimo campionato regionale. Un traguardo storico per la dimensione dell’evento, se rapportato alla realtà in cui avvenuto. La seconda dopo tanti campionati giocati tra Serie C e Serie B raggiunge la Serie A nella stagione 1992/1993 e nella stagione 2003/2004.
Un abisso nella storia, nella abitudini a certi palcoscenici e nella portata di fare calcio in due diverse realtà come Ancona e Montefano.
Ecco perchè la partita di domani è una di quelle dal segnare sul calendario, al di là di come finirà. Con il dovuto rispetto verso tutte le altre società che partecipano al campionato, ma per una squadra che viene dalle retrovie dei dilettanti affrontare sul campo una società così gloriosa e blasonata (seppur con diversi cambi di proprietà e nome nel corso degli anni) non è roba da tutti i giorni, anzi.
Per di più farlo in uno stadio come il Del Conero, che può ospitare 23.967 posti fa un certo effetto.
Giusto per dare un’ idea: Mapei Stadium (Sassuolo-Serie A) 23.717 posti, Paolo Mazza (Spal-Serie A) 16.134 posti, Gewiss Stadium (Atalanta-Serie A) 21.300 posti, Sardegna Arena (Cagliari-Serie A) 16.233 posti, Ennio Tardini (Parma-Serie A) 22.352 posti, Mario Rigamonti (Brescia-Serie A) 16.743 posti. Ben 6 stadi della Serie A hanno meno posti del Del Conero !
Un paese di 3.458 persone circa contro una città da 100 mila abitanti, che è il capoluogo delle Marche. Una squadra che lotterà fino all’ultimo secondo dell’ultima partita per ottenere la seconda salvezza consecutiva contro chi è quasi obbligato (stando alle dichiarazioni fatte delle parti in causa) a vincere il campionato. Un calciatore simbolo che ritrova il suo passato in quella che è stata una delle esperienze professionali più importanti della carriera. Dei tifosi viola che emigreranno in massa al godersi lo spettacolo ed assaporare l’atmosfera di un calcio di altri palcoscenici. Il poter assistere allo stesso modo ad una tifoseria organizzata che mostra sempre il suo attaccamento alla squadra, nonostante le difficoltà, proprio come quella viola. Assistere a una (bella, speriamo) partita di calcio in una Domenica di Novembre. Tutto questo è Anconitana-Montefano.
Si affronteranno due squadre in un momento di appannamento. Ad entrambe servirebbe vincere. L’Anconitana, che deve reggere tutte le domeniche la pressione di una piazza esigente e che quando non vince fa sempre notizia, arriva da 3 pareggi consecutivi con Atletico Alma, Castelfidardo e Vigor Senigallia. 13 punti in classifica e terzo posto attuale. Ma la tanto desiderata vetta, occupata dall’Urbania, dista solo 4 punti. Motivo per il quale i dorici cercheranno di recuperare le distanze contro il Montefano. Una Viola che anche lei deve scuotersi e rianimarsi dopo le sconfitte casalinghe con Atletico Azzurra Colli e San Marco Lorese, intervallate dal pareggio a Sassoferrato. I 9 punti in 8 gare non fanno star più tranquilli perchè dicono che la zona playout è li a due passi. Cercare punti in casa dell’Anconitana sarà certamente dura, ma il Montefano deve provarci, perchè forse, in fondo, non ha nulla da perdere.
La squadra però deve dimenticarsi di tutto il contorno che accompagna la sfida e concentrarsi solo sul campo. Storia, ambiente, tradizione, blasone devono essere sulla bocca solo di noi che raccontiamo e parliamo di calcio. Tutti aspetti che, uniti al momento dei biancorossi, tengono sull’attenti Mr Lattanzi. “Inutile nascondere che ci aspetta una partita che non è come tutte le altre. Tra l’altro lo stadio in cui andremo a giocare non è cosa usuale per questo campionato, soprattutto per noi del Montefano. Tuttavia dovremo essere attenti a non guardare troppo a queste cose e, invece, tenere lo sguardo fisso sui nostri obbiettivi in campionato. Veniamo da una sconfitta casalinga, ragione per cui bisognerà subito invertire la rotta e per questo abbiamo fortemente lavorato in settimana”. Queste le parole del tecnico del Montefano ai microfoni di Tribuna Stadio.
Annoverare le tante pedine che avrà a dispozione Mr Ciampelli è superfluo. Giocatori di livello, come Ambrosini e Mansour, giocatori abituati a campionati importanti. Ci sarà da tenere gli occhi ben aperti e porre attenzione a tutti i fattori della squadra dorica.
Forza Viola, perché tutti insieme si può !