INTERVISTA – Conosciamo meglio Simone Girotti, nuovo volto del Settore Giovanile del Montefano dalla stagione 2020/2021
Simone Girotti, classe 1991, è alla sua prima stagione con il Montefano. Giovane e preparato, ha già vissuto esperienze importanti nella sua carriera da allenatore. Andiamo a conoscere meglio il suo ruolo e il suo modo di lavorare.
Formazione ed esperienze
Per chi non ti conosce raccontaci un po’ brevemente delle tue esperienze passate nel mondo del calcio e cosa di positivo ti porti dietro da esse.
Quando cominciai nell’attività di base del Borgo Montelupone correva l’anno 2012. Avevo appena iniziato il mio primo dei cinque anni da studente universitario in Scienze Motorie. Successivamente ho lavorato come tecnico-educatore alla Union Picena e alla Recanatese. Sportivamente parlando, le caratteristiche che accomunano tutte queste prime esperienze sono sicuramente tanta passione e un “fuoricampo” fatto di tante amicizie che hanno contribuito a far funzionare ancora meglio il “campo”. Dopo aver frequentato e conseguito il corso di allenatore Uefa C e ottenuto la licenza di Preparatore Atletico di Settore Giovanile, nella scorsa stagione ho fatto la mia prima esperienza all’interno del calcio professionistico come preparatore fisico nell’attività di base del Bologna FC.
Contemporaneamente lo ero anche all’interno del SGS come istruttore del Centro Tecnico Federale di Recanati, del quale sono estremamente orgoglioso di far parte. Da questi ultimi contesti porto con me un bagaglio di conoscenze tecniche e umane, di competenze che con passione e curiosità continuerò ad ampliare. Con la consapevolezza che bisogna avere pazienza di aspettare, amare e credere nelle potenzialità di qualsiasi ragazzo e ragazza, in quanto sono loro i veri protagonisti.
Approccio con il Montefano
E’ il tuo primo anno con il Montefano. Come ti sei trovato in questi primi mesi ? Gestire una pandemia mondiale con i più piccoli quanto e se è stato difficile?
Ho trovato una società (dirigenti, tecnici, educatori) che presta particolare attenzione al Settore Giovanile, consapevole che la crescita dei giovani rappresenta anche uno strumento di educazione e formazione degli stessi. Durante le attività, capitanate dal mister Alfredo Camilloni, ci stiamo impegnando innanzitutto a garantire che la salute e la sicurezza costituiscano l’obiettivo primario. Se una delle difficoltà più grandi sarebbe potuta essere quella dell’impatto Covid sull’impossibilità della “partita”, ritengo che ce la stiamo cavando alla grande anche grazie a tanti momenti ludici e rivisitazioni di giochi che creano il giusto clima di lavoro e che rafforzano le relazioni socio-affettive, soprattutto dei più piccoli.
L’importanza dell’attività motoria
Ti occupi anche di curare la parte motoria di tutti i ragazzi del Settore Giovanile. Al giorno d’oggi credo sia un aspetto di primaria importanza nella crescita del ragazzo, più dell’imparare le gesta tecniche del calciatore. Cosa ne pensi?
Credo che possiamo analizzare il calcio sotto tanti punti di vista. Ma in ogni esercitazione che proponiamo vengono toccate tutte le sue aree, da quella emotiva a quella tattica e soprattutto quella tecnica e motoria. La principale agenzia di formazione fisica dovrebbe essere la scuola e in ogni campo di gioco ci troviamo a dover sopperire a questo grande problema. Pertanto, se da una parte dobbiamo essere bravi ad aumentare le ore di pratica con la palla, dall’altro è fondamentale creare opportunità motorie, basate sulla didattica e sulla qualità del movimento, le quali il solo gioco di situazione potrebbe non allenare. È importante sottolineare infatti che il miglioramento nei suoi aspetti coordinativi e di presa di decisione agevola le espressioni tecniche, nel rispetto delle categorie con tutti i parametri da rispettare.
Lavorare con i più grandi
Con la Juniores di mister Soddu sei preparatore atletico. Come ti sei trovato a lavorare con loro con tutte le difficoltà del caso (campionato mai iniziato e diversi stop negli allenamenti)?
Collegandomi al discorso precedente sulla necessità di un intervento sull’aspetto fisico-motorio, per quanto riguarda la categoria agonistica dei più grandi, con il mister Gianni Soddu abbiamo inizialmente condiviso un certo tipo di obiettivi che in questo momento, per evitare il cosiddetto de-training, saranno sviluppati con una sequenza di lavori individuali. Se è vero che una situazione precaria impedisce di poter programmare a lungo termine ciò non significa che non sia possibile lavorare lo stesso e a maggior ragione con criterio e motivazione. Con l’obiettivo comune di affrontare con meno difficoltà possibili il prossimo e mi auguro più vicino possibile allenamento specifico di squadra. Colgo ovviamente l’occasione per augurare a tutti un grande ritorno in campo!
Non ci resta che ringraziare Simone per il tempo e la professionalità messa a nostra disposizione, augurandogli di continuare al meglio con il prezioso lavoro che sta svolgendo con i piccoli ragazzi viola.
(Luca Baiocco)